Come si sconfigge l’Hangover
Salve a tutti/e,
magari qualcuno di voi non sa neanche cosa significhi il termine inglese “hangover”, è semplicemente la cara e vecchia dopo-sbronza. E sono d’accordo con chi storcerà il naso pensando:
“Avete rotto i c******i con questi inglesismi, ma parlate italiano per tutte le divinità!”.
Ma a me piace la storia dietro alla parola, me ne fotto, e la uso lo stesso.
Si dice che derivi dal modo in cui, certi inglesi poveri ed ubriaconi dell’800, solessero passare allegramente le loro notti sorretti solo da una corda, non riuscendo a trovare una migliore sistemazione, o più economica; infatti hangover significa letteralmente “appeso a penzoloni”.
Penso che loro se la passassero sicuramente peggio della maggior parte di noi, ma voglio comunque aiutarvi a non trovarvi nella situazione poco simpatica di dormire appesi da qualche parte, o comunque almeno di risvegliarvi al mattino come un fiore.
Passando alle cose pratiche, vi dico che, dovuto al lavoro che faccio (birraio), alle mie note qualità di bevitore di pinta più veloce di Firenze sud e alla voglia di farsi del male all’anima che a volte è normale, mi sono trovato in diversi momenti della vita ad affrontare questi disagi psico-fisici dovuti a scelte sbagliate della sera prima, e credo di poter darvi una mano.
I consigli che vi darò su come si sconfigge l’hangover derivano da diretta esperienza sul campo, empirismo puro, e da qualche consiglio passato da chi ne ha viste più di me, quindi potrebbero anche funzionare solamente per il mio organismo, ma voi provate, tanto, se siete qui, vuol dire che avete poco da perdere.
Da ciò che ho visto, il ruolo dell’acqua e quindi dell’idratazione, è fondamentale. Se volete ridurre al minimo il rischio di passare giorni in una vasca da bagno con musica da film drammatico e le lacrime agli occhi, con pensieri di farla finita, vi consiglio di alternare all’alcol anche qualche bel bicchierone di acqua. Il top sarebbe in rapporto 1:1, quindi una birra e un bicchiere d’acqua, non una birra e uno shot di tequila (questo fa parte dell’articolo su Come raccattarla bellissima).
La spiegazione scientifica, per gli scettici, è che l’alcol (etanolo), blocca la produzione di vasopressina, un ormone antidiuretico, ovvero un ormone che serve a regolare la quantità di liquidi nel corpo. Non essendoci questo regolatore, eliminiamo più liquidi di quanto assorbiamo e l’organismo reagisce richiamando i liquidi disponibili nel corpo, prosciugando il cervello.
Pensandoci, forse è per questo che esiste la sacrosanta legge del “non rompere il sigillo” prima della quarta o quinta pinta, o in inglese “don’t break the seal”, che consiste nel ritardare il più possibile di cambiare l’acqua al pesce, mantenendo di fatto l’equilibrio idrico del corpo, ma anche non facendoci fermare ogni 3 secondi per andare al bagno. Ricordate, non rompete il sigillo e bevete anche acqua, e rimarrete idratati (non fatevi scoppiare la vescica però, io non sono responsabile per tutto ciò).
Un fattore fondamentale che può influenzare le vostre serate, e i vostri risvegli, è sicuramente quello psicologico. Vi siete mai chiesti perché in certe occasioni potete bere anche lo “scolo dei tombini” e la mattina vi sentite un sedicenne che ha appena scoperto che i bambini non vengono portati dalla cicogna? Ve lo dico io perché, perché la mente può farvi fare cose incredibili. Quindi molto probabilmente se berrete da soli, con un’aura di negatività addosso con il solo fine del farvi del male, è molto probabile che ci riuscirete e che la mattina dopo, se riuscirete a svegliarvi, avrete un brutto mal di testa perlomeno, se non peggio. Se invece avrete avuto una bella serata, tranquilla, con amici sinceri, e avrete imparato a vivervi il momento, 9 volte su 10 vi sentirete alla grande anche al mattino. Parola di Mano Santa.
Un altro fattore su cui non si discute è la qualità dell’alcol che vi accingerete a bere. Come mangiare dal Mc Donald’s tutti i giorni, vi renderà delle persone peggiori e con un biglietto di sola andata verso la tomba, non pensate che bere birra da 0.34centesimi del Penny vi possa dare i super poteri. Feccia siete e feccia resterete. Prediligete l’alcol di qualità, sempre!
Vi darò un insegnamento di famiglia tramandata oralmente da generazioni, ed è “fight fire with fire”, combatti il fuoco col fuoco. È la soluzione più drastica, e forse l’ultimo baluardo che vi può salvare in certe occasioni, per esempio quando non potete dedicare del tempo al naturale riequilibrio del corpo ma avete subito bisogno di essere operativi, per esempio durante i beer festival.
È un’usanza riconosciuta da molti popoli nella cui tradizione l’alcol assume un ruolo centrale, e consiste nel far capire all’alcol chi comanda, di fargli capire che voi non avete paura di lui, quindi ringurgitare un altro po’ di ciò che avete bevuto la sera prima, il mattino seguente. So che sembra una pratica masochista, ma in certe situazioni è l’unica soluzione, quella di annebbiare i sintomi del presente hangover con dell’altro alcol e andare avanti. Dopo quest’ultima perla, vi do appuntamento alla prossima curiosità, sperando nel frattempo di non esser stato denunciato da qualcuno per istigazione all’alcolismo.
Passo e chiudo
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